Vernice | Lunedì 9.12.2019 h 17.45
Wunderkammern effimere
Via Giovanola 19/c-21/c Milano
MM2 Abbiategrasso
Curatela e allestimento | Anna Epis e Aldo Torrebruno
microDialoghi è l’iniziativa pensata da microbonet per valorizzare e promuovere gli artisti presenti nei propri archivi e in quelli di Circuiti Dinamici. Due piccole, raffinate e variegate collettive accompagnano i visitatori alla riscoperta di artisti che hanno contribuito alla crescita del progetto microbonet e dell’associazione che ci ospita.
Identità d’artista che dialogano attraverso le loro opere, realizzate in tempi e in contesti diversi, che per un breve periodo si incontrano di nuovo per meravigliarci e farsi riscoprire attraverso le wunderkammern effimere.
Le mostre non hanno una cadenza fissa: tornando a visitare l’associazione si ha l’occasione di rivivere un frammento di memoria di questo spazio espositivo e dei numerosi, talentuosi artisti che lo hanno attraversato e gli danno vita.
Tutte le mostre sono accompagnate da un ebook, ponte verso una versione in realtà aumentata della mostra.
Verso il blu
Possiamo interpretare questa collettiva microdialoghi come una sorta di doppio movimento: da un lato infatti si ha un progressivo spostamento cromatico dal bianco che domina una delle due Wunderkammer verso il blu, che caratterizza l’altra; dall’altro abbiamo l’istinto, che dapprima affiora in maniera estremamente meditata e quasi cerebrale, per poi emergere con sempre maggiore immediatezza, libertà e potenza.
Entrambi questi movimenti sono percepibili e si incrociano tra le due bacheche, anche se l’intera collettiva è di fatto dominata da una sorta di calma raffinata, quasi orientale: pur senza rimandi espliciti si percepisce l’emergere del segno dalla monocromia come un percorso lento e meditativo, che poi finisce per ricongiungersi al segno e rielaborarlo. La monocromia, così come il virare verso il blu risultano quindi uno sfondo soffuso, chiaramente ed evidentemente presenti ma non invadenti, in grado di accompagnarci nel viaggio che gli artisti ci propongono.
Si procede quindi lungo la linea che muove dall’affioramento cerebrale dell’istinto che si fa segno in maniera delicata, meditata, leggera, come nelle opere di Sorgi, Corsitto e Zucchini o ancora in quella di Lorenzetto. In Gandini, Senia e De Marinis notiamo un equilibrio raggiunto in maniera progressiva. Nel mezzo del percorso troviamo Cevoli ed Esposito, che fanno da baricentro lungo l’asse che abbiamo individuato, e operano uno spostamento verso un piano più diretto, che condurrà verso opere ancora più immediate, ovvero quelle di Fascini, Dolino e Del Giudice, che si collocano all’altro estremo: qui l’istinto infatti procede vigoroso, a ruota libera, emerge in maniera potente ed immediata per farsi segno, immagine, parola.
Le opere in mostra provengono dalle collettive Wunderkammern effimere, Myself, microeBook, micro2, iniziative realizzate da microbo.net negli ultimi dieci anni.
Aldo Torrebruno