I due artisti che microbo.net presenta per il progetto “compendio del tempo sospeso” sono Valentina Casadei e Vints Carla’, due artisti differenti tra loro nelle tecniche utilizzate e nel proprio stile, accumunati però da alcuni elementi, che sirichiamano tra le due bacheche, mentre ciascuno esprime le proprie sensazioni e il proprio racconto sullo scorrere del tempo, in ambiente esterno e pubblico (Carla’) o domestico e privato (Casadei). Ciò che accomuna i due artisti è l’importanza fondamentale che gli oggetti nei loro particolari e il segno assumono nelle loro opere, la traccia che viene evidenziata, mostrata, sovrimpressa, quasi a significare la presenza, distante nel tempo, di qualcuno che è passato, dai luoghi fisici o dalle nostre vite.
Vints Carla’ ci mostra immagini di luoghi dedicati al viaggio: ferrovie, stazioni, treni, che fotografa però in totale assenza di persone, a causa del lockdown. I binari, i sedili dei treni, le ruote degli stessi e la sagoma della locomotiva diventano così oggetti che sembrano perdere il loro significato primario (trasportare le persone) per diventare forme in spazi vuoti e apparentemente abbandonati, cui fanno da contrappunto tutti quei segni che rimandano alla presenza umana, ovviamente non attuale ma passata. Dai luoghi fatti per il passaggio dell’uomo, fatti su misura per noi, ma momentaneamente senza vita, emergono le scritte, i graffiti, segni e i particolari, che qualcuno ha disegnato o creato perché fossero visti, che invece nessuno può guardare. Il tempo, così fondamentale in ambito ferroviario, il tempo che scandisce il viaggio di ognuno, che può significare prendere per un soffio o mancare l’ultimo treno, diviene così dilatato all’infinito, rincorre all’indietro la traccia umana, interrogando ciascuno sul proprio scorrere.
Anche Valentina Casadei gioca col tempo, sovrapponendo col segno grafico immagini del proprio passato, momenti da ricordare, sulle fotografie del proprio presente, chiudendo una sorta di cerchio temporale con sé stessa. Le foto sono attuali, quotidiane, con oggetti del presente, di uso comune e vengono arricchite, quasi si trattasse di realtà aumentata, da immagini che rievocano momenti passati della vita dell’artista, in modo da creare un dialogo con la sé stessa di un tempo, quasi risalendo il fiume eracliteo della vita che scorre. I dettagli vengono cancellati dal tempo trascorso (e infatti i volti dei personaggi che popolano i ricordi non sono visibili), ma il segno che lasciano nella memoria è indelebile, come le emozioni che richiamano. Si tratta di uno speciale modo di tornare alla memoria degli eventi, colmo di nostalgia, ma anche di dolcezza, perché nell’uso quotidiano degli oggetti sta la chiave del rammemorare ciò che è stato, ricordandosi e arricchendo l’esperienza dell’oggi con quello che è accaduto ieri.
Aldo Torrebruno
NOTE | NEL RISPETTO DELLE NORME COVID
Inaugurazione domenica 20 settembre ore 17.00
Circuiti Dinamici, via Giovanola 21/C Milano [MM2 Abbiategrasso]
In ottemperanza al protocollo anti-COVID i POSTI sono LIMITATI.
Per tale motivo vi chiediamo la cortesia di registrarvi gratuitamente all’evento cliccando qui: https://bit.ly/33ryVg7
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VALENTINA CASADEI
VINTS CARLA’