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Meral Ağar

ARTISTA DEL GIORNO | 13.01.2023

<< Smell of the History – Sports hall, in its present-day conditions, as defeated by time, of the school where poor Anatolian Greek girls had education between 1850 and 1999… Hazy picture of the back garden and buildings as seen through partly broken and dusty window glasses of the hall… Chalk scent mixed with moisture scent of the building… Laughter of children entrapped in the silence of walls… And light and green leaking through broken and dusty glasses are planting a magic kiss onto all past life experiences…>>
ITA << Profumo di Storia – Palazzetto dello sport, nelle condizioni odierne, come sconfitte dal tempo, della scuola dove hanno studiato le povere ragazze anatoliche greche tra il 1850 e il 1999… Foto nebbiosa del giardino sul retro e degli edifici visti attraverso in parte diroccati e i vetri polverosi delle finestre dell’atrio… Profumo di gesso misto a profumo di umidità dell’edificio… Risate di bambini intrappolati nel silenzio dei muri… E la luce e il verde che filtrano attraverso i vetri rotti e polverosi stanno piantando un bacio magico su tutte le esperienze di vita passate…> >
Meral Ağar

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TRITTICO

Il trittico è un formato affascinante, cui siamo avvezzi per molte ragioni: è dal medioevo infatti che trittici di varia natura e vari materiali ci osservano dalla storia dell’arte, e ci affascinano col loro offrirci punti di vista differenti, ma anche con il proprio avvolgerci, utilizzandoci come ideale chiusura dello spazio aperto che il trittico definisce. Al contempo abbiamo adattato la struttura tripartita anche ad altri utilizzi, più prosaici forse ma non meno importanti, quali ad esempio le specchiere per il trucco, in cui ancora una volta ci immergiamo per osservarci da ogni lato. Siamo così passati dallo spirituale all’estetico, ma in ogni caso indaghiamo, osservandole da più prospettive, le nostre anime e i nostri volti, in una sorta di approfondimento del sé che può essere interiore e esteriore.
Il trittico però può essere anche interpretato come una sequenza logica o temporale, non necessariamente sincrona, quindi indagine che non si svolge solo in estensione, ma anche in maniera verticale seguendo il filo del discorso o il succedersi cadenzato degli eventi.
Per questo ci sembra affascinante l’idea di chiedere ai nostri artisti di utilizzare questo formato: tre immagini che raccontino, in estensione o in profondità, sincronicamente o diacronicamente una storia, unite dal filo rosso del formato e dalla potenza del numero, che ha affascinato l’uomo sin dai tempi di Pitagora – che lo definiva il numero perfetto, sintesi di uno e due, chiusura della cosiddetta triade ermetica. 

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