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Meri Ciuchi

ARTISTA DEL GIORNO | 12.03.2023

<< Trittico di fotografie è tratto dal lavoro “Determinarsi: gradi di libertà di un corpo rigido” é concepita come atto ed effetto del raccontare l’azione che attua il cambiamento. Il mio pensiero narrato afferma come la mutazione implica il decidere, determinandosi, passando da un livello celebrale ad un livello fisico, per attuare la modifica che ci svincola dalle nostre consuetudini materiali e morali. Negli scatti fotografici si presenta una figura umana seduta, mentre l’impostazione del corpo è di una compostezza imponente ( con la quale rievoco la calma fredda e solenne del decidere assoluto) la scelta estetica riconduce all’onirico ( il cambiamento in un primo atto è nel sognato) presento il binomio psiche e corpo come unica alleanza per mutare. I piccoli insetti, che nel mio percorso creativo si ripropongono in una sorta di “similitudine con il mio io”, rappresentano in questo progetto l’ego che controllo e l’ego che riesco a far fluire determinandomi.

Scegliendo di mutare si assume la responsabilità della propria liberta. >>

Meri Ciuchi

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TRITTICO

Il trittico è un formato affascinante, cui siamo avvezzi per molte ragioni: è dal medioevo infatti che trittici di varia natura e vari materiali ci osservano dalla storia dell’arte, e ci affascinano col loro offrirci punti di vista differenti, ma anche con il proprio avvolgerci, utilizzandoci come ideale chiusura dello spazio aperto che il trittico definisce. Al contempo abbiamo adattato la struttura tripartita anche ad altri utilizzi, più prosaici forse ma non meno importanti, quali ad esempio le specchiere per il trucco, in cui ancora una volta ci immergiamo per osservarci da ogni lato. Siamo così passati dallo spirituale all’estetico, ma in ogni caso indaghiamo, osservandole da più prospettive, le nostre anime e i nostri volti, in una sorta di approfondimento del sé che può essere interiore e esteriore.
Il trittico però può essere anche interpretato come una sequenza logica o temporale, non necessariamente sincrona, quindi indagine che non si svolge solo in estensione, ma anche in maniera verticale seguendo il filo del discorso o il succedersi cadenzato degli eventi.
Per questo ci sembra affascinante l’idea di chiedere ai nostri artisti di utilizzare questo formato: tre immagini che raccontino, in estensione o in profondità, sincronicamente o diacronicamente una storia, unite dal filo rosso del formato e dalla potenza del numero, che ha affascinato l’uomo sin dai tempi di Pitagora – che lo definiva il numero perfetto, sintesi di uno e due, chiusura della cosiddetta triade ermetica. 

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