Cos’è microbo.net
microbo.net è uno spazio virtuale, un non-luogo cresciuto attraverso la rete in cui gli artisti s’incontrano e le opere dialogano fra loro assumendo significati sempre nuovi. Un progetto ambizioso che libera l’arte dai vincoli della cornice verso le nuove tecnologie. Un’idea senza precedenti che ha cambiato l’approccio con l’opera d’arte e con gli artisti, una vera sfida nell’era dei social network e delle community.
Perché microbo.net
microbo.net è un progetto senza fini di lucro, 100% free, per la promozione e la diffusione delle arti visive. A chi è rivolto? Agli artisti lontani dai canali tradizionali, ai talenti inesplorati, a chi ha voglia di sperimentare, ai creativi che subiscono il fascino delle nuove tecnologie e dei nuovi mezzi di comunicazione. Il progetto sfrutta al massimo le potenzialità della rete per mettere in contatto artisti di tutto il mondo, eliminando ogni barriera spazio-temporale. Attraverso il sito web www.microbo.net, i social network, le mostre virtuali e il canale di youtube (http://www.youtube.com/microbopuntonet) gli artisti acquisiscono visibilità e dialogano. In sintesi, come spiega Aldo Torrebruno, ideatore del progetto insieme ad Anna Epis, “Come i microbi siamo piccoli, ma possiamo arrivare ovunque, anche perché contiamo sul contagio, e cerchiamo di sfruttare al meglio i canali della comunicazione per diffondere le nostre iniziative”.
La storia di microbo.net
microbo.net nasce ufficialmente nel 2009 ad opera di Anna Epis e Aldo Torrebruno in seguito all’esperienza, più che decennale, maturata all’interno del Circolo Culturale Bertolt Brecht di Milano. Il contatto con la rete, utilizzata inizialmente come mezzo statico, come semplice contenitore di informazioni, apre presto la strada alla sperimentazione. microbo.net è davvero ad un passo. Per Aldo e Anna Internet diventa un mezzo preferenziale di diffusione delle arti visive, uno spazio in cui reale e virtuale possono finalmente dialogare. La curiosità verso le infinite dimensioni del web e l’innata passione per l’arte spingono microbo.net ad allargarsi, grazie alla collaborazione di giovani critici (Barbara Di Santo, Antonia Guglielmo, Lara Piffari) che hanno voglia di mettersi in gioco per un fine comune. Vengono create mostre virtuali in grado di ospitare un numero illimitato di artisti. Talenti più e meno giovani che trovano un modo per presentare le proprie ricerche svincolandosi dalle restrizioni imposte dal mercato dell’arte, senza inutili costi. Le prime mostre virtuali sfruttano il formato videopodcast, una traccia video, facilmente scaricabile sui propri device. microbo.net attira intorno a se una cerchia via via più grande di persone mosse dal carattere innovativo del progetto e dalla qualità dei lavori presentati. Non solo artisti ma anche critici. Alla sperimentazione del social network seguono negli anni diversi progetti che trasmettono il nome di microbo.net oltre la rete. La sua forza sta proprio nel passaparola.
Il presente comunicato è a cura di Emanuela Caputo
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