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<\/figure>\n<\/figure>\n\n\n\n<< Il simbolo \u00e8 qualsiasi elemento che evoca un\u2019idea diversa da quella del suo immediato aspetto sensibile: nel senso filosofico \u00e8 un punto di ricongiunzione tra l\u2019elemento visibile e quello invisibile. Parafrasando Cassirer, si pu\u00f2 dire che in ogni opera d\u2019arte la materialit\u00e0 \u00e8 completamente assorbita dalla funzione di significare, da essa emerge un contenuto spirituale che va oltre l\u2019elemento sensibile. L\u2019esistenza dell\u2019immagine sorge solamente dal significato, dal senso che chi osserva le conferisce. Ogni forma simbolica produce cos\u00ec un suo proprio mondo di significati. Questo il senso dello sfondo bianco, che permette di concentrare l\u2019attenzione sull\u2019immagine e che si propone come spazio interpretativo. Difronte a queste immagini l\u2019osservatore si pone come homo religiosus o come homo laicus. Nella sfera religiosa il simbolo tende a rifluire nel concetto di \u201cmistero\u201d, in contrapposizione a ci\u00f2 che \u00e8 profano. Il sacro si manifesta nello spazio e nel tempo e viene percepito dall\u2019uomo che vi coglie la presenza di una realt\u00e0 differente. L\u2019oggetto sacro resta un oggetto (dei chiodi, una corona, una lancia) ma agli occhi dell\u2019homo religiosus acquista una dimensione nuova: irrompe la realt\u00e0 misteriosa e l\u2019oggetto naturale viene rivestito di una dimensione sacrale. Il sacro d\u00e0 all\u2019uomo la possibilit\u00e0 di entrare in relazione col divino, attraverso il simbolo, che diventa strumento per vivere la propria esperienza del sacro. L\u2019homo laicus, o se vogliamo non religioso, non coglie il movimento esterno verso il mistero, ma attraverso il simbolo d\u00e0 senso alla propria esperienza umana. La precomprensione dell\u2019oggetto che guida l\u2019interpretazione dipende dai propri interessi, dalla propria cultura e si radica nella propria esperienza vissuta. Il rapporto di comprensione che lega l\u2019interprete all\u2019opera, diventa appropriazione: interpretando il soggetto interpreta anche se stesso. Ecco che ogni osservatore, religioso o no, grazie allo sfondo bianco, pu\u00f2 leggere l\u2019opera, interpretarla, dandole una dimensione semantica che acquista senso per lui stesso, in quel momento.>>
Florian D’Angelo<\/em><\/p><\/blockquote><\/figure>\n\n\n\n.<\/mark><\/h1>\n\n\n\n
TRITTICO<\/h2>\n\n\n\n
Il trittico \u00e8 un formato affascinante, cui siamo avvezzi per molte ragioni: \u00e8 dal medioevo infatti che trittici di varia natura e vari materiali ci osservano dalla storia dell\u2019arte, e ci affascinano col loro offrirci punti di vista differenti, ma anche con il proprio avvolgerci, utilizzandoci come ideale chiusura dello spazio aperto che il trittico definisce. Al contempo abbiamo adattato la struttura tripartita anche ad altri utilizzi, pi\u00f9 prosaici forse ma non meno importanti, quali ad esempio le specchiere per il trucco, in cui ancora una volta ci immergiamo per osservarci da ogni lato. Siamo cos\u00ec passati dallo spirituale all\u2019estetico, ma in ogni caso indaghiamo, osservandole da pi\u00f9 prospettive, le nostre anime e i nostri volti, in una sorta di approfondimento del s\u00e9 che pu\u00f2 essere interiore e esteriore.
Il trittico per\u00f2 pu\u00f2 essere anche interpretato come una sequenza logica o temporale, non necessariamente sincrona, quindi indagine che non si svolge solo in estensione, ma anche in maniera verticale seguendo il filo del discorso o il succedersi cadenzato degli eventi.
Per questo ci sembra affascinante l\u2019idea di chiedere ai nostri artisti di utilizzare questo formato: tre immagini che raccontino, in estensione o in profondit\u00e0, sincronicamente o diacronicamente una storia, unite dal filo rosso del formato e dalla potenza del numero, che ha affascinato l\u2019uomo sin dai tempi di Pitagora \u2013 che lo definiva il numero perfetto, sintesi di uno e due, chiusura della cosiddetta triade ermetica. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"ARTISTA DEL GIORNO | 29.01.2023 << Il simbolo \u00e8 qualsiasi elemento che evoca un\u2019idea diversa da quella del suo immediato aspetto sensibile: nel senso filosofico \u00e8 un punto di ricongiunzione […]<\/p>\n","protected":false},"author":1550,"featured_media":14347,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"jetpack_post_was_ever_published":false,"jetpack_publicize_message":"","jetpack_is_tweetstorm":false,"jetpack_publicize_feature_enabled":true},"categories":[2088,2176],"tags":[2214],"jetpack_publicize_connections":[],"jetpack_featured_media_url":"https:\/\/i0.wp.com\/www.microbo.net\/wp-content\/uploads\/2023\/01\/Symbolum-10-2021-Florian-D_Angelo-Grande.jpeg?fit=914%2C1280&ssl=1","jetpack_sharing_enabled":true,"jetpack_shortlink":"https:\/\/wp.me\/p8gI50-3G7","_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.microbo.net\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/14143"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.microbo.net\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.microbo.net\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.microbo.net\/wp-json\/wp\/v2\/users\/1550"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.microbo.net\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=14143"}],"version-history":[{"count":2,"href":"https:\/\/www.microbo.net\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/14143\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":14419,"href":"https:\/\/www.microbo.net\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/14143\/revisions\/14419"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.microbo.net\/wp-json\/wp\/v2\/media\/14347"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.microbo.net\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=14143"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.microbo.net\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=14143"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.microbo.net\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=14143"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}