{"id":14367,"date":"2023-01-18T23:02:50","date_gmt":"2023-01-18T22:02:50","guid":{"rendered":"https:\/\/www.microbo.net\/?p=14367"},"modified":"2023-06-13T21:40:17","modified_gmt":"2023-06-13T19:40:17","slug":"ermanno-campalani-22012023","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.microbo.net\/2023\/01\/ermanno-campalani-22012023\/","title":{"rendered":"SAVE THE DATE! Ermanno Campalani | 22.01.2023"},"content":{"rendered":"\n

VERNICE Domenica 20 novembre, ore 17,30<\/p>\n\n\n\n

Wunderkammern effimere
Circuiti Dinamici, via Giovanola 21\/C Milano<\/p>\n\n\n\n

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Il primo artista che la nostra Wunderkammern ospita per il ciclo Trittico \u00e8 Ermanno Campalani, che presenta tre immagini di grande fascino, la cui presentazione \u00e8 al contempo una dichiarazione stilistica e una descrizione concisa di questo lavoro: \u201cQuando nevica in citt\u00e0 il tempo sembra fermarsi avvolto in un silenzio surreale\u201d.
Proprio in questi giorni le bacheche social si sono popolate in occasione dell\u2019anniversario della grande nevicata dell\u201985, che tra il 13 e il 17 gennaio paralizz\u00f2 il nord Italia con grandi preoccupazioni per gli adulti e enorme gioia per i bambini. Quello che ricordo \u00e8 esattamente ci\u00f2 che il nostro fotografo afferma: il silenzio surreale, sovrumano, impossibile, i tempi che si dilatano, la vita solitamente frenetica costretta a rallentare dall\u2019eccezionalit\u00e0 dell\u2019evento atmosferico. La sensazione che vadano rispettati i tempi che la natura ci propone, invece di piegarli al nostro volere. Da allora, soprattutto a Milano, non ci sono state pi\u00f9 occasioni in cui abbiamo vissuto quell\u2019atmosfera surreale cos\u00ec a lungo, ma forse proprio perch\u00e9 nelle citt\u00e0 – non solo a Milano, in tutte le grandi citt\u00e0 italiane – la neve \u00e8 diventata un evento cos\u00ec raro, la sensazione che ci lascia \u00e8 davvero quella di essere collocati oltre il tempo e lo spazio, di galleggiare in un limbo bianco dall\u2019estensione indefinibile.
Le foto di Campalani riescono a fermare questo spazio-tempo surreale: la neve prova a ricoprire l\u2019asfalto, il cemento, cerca di attutire i rumori e di riportare l\u2019uomo che cammina, senza mezzi meccanici, al centro della scena urbana. Le orme disegnano bizzarri pattern sulla fragile coltre di neve, rimandando a coloro i quali sono passati prima, rendendo il passato visibile, tangibile. Tutto sembra perdersi: i colori tendono al grigio, con il candore dei fiocchi posatisi a fare da contraltare. In questo contesto quasi acromatico il fotografo lascia emergere alcuni dettagli: gli ombrelli decisamente rosa, le scarpe del pedone vigorosamente gialle, il bidone della spazzatura oscenamente verde, sono tutti colori che da un lato emergono ancora pi\u00f9 potenti grazie al contesto lattiginoso, dall\u2019altro sembrano volerci richiamare alla transitoriet\u00e0 del fenomeno atmosferico surreale, sembrano ricordarci che presto finir\u00e0 e torneremo a contorni pi\u00f9 definiti, ai consueti impegni pressanti, agli abituali colori pi\u00f9 saturi. Ma noi, come bambini, preferiamo seguire Campalani e perderci in quel non-tempo che, anche se per poche ore, il fotografo ritaglia per noi.<\/p>\n\n\n\n

Aldo Torrebruno<\/p>\n\n\n\n

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Ermanno Campalani<\/a><\/blockquote>