{"id":15100,"date":"2023-12-03T20:25:29","date_gmt":"2023-12-03T19:25:29","guid":{"rendered":"https:\/\/www.microbo.net\/?p=15100"},"modified":"2024-02-12T14:17:27","modified_gmt":"2024-02-12T13:17:27","slug":"ilenia-meis","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.microbo.net\/2023\/12\/ilenia-meis\/","title":{"rendered":"Ilenia Meis"},"content":{"rendered":"\n

ARTISTA DEL GIORNO | 03.12.2023<\/p>\n\n\n\n

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Ilenia Meis<\/figcaption><\/figure>\n\n\n\n
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Ilenia Meis<\/figcaption><\/figure>\n\n\n\n
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Ilenia Meis<\/figcaption><\/figure>\n<\/figure>\n\n\n\n

<< <\/em>L’architettura metallica modulare rappresenta una rivoluzione nell’approccio alla costruzione, sfruttando l’efficienza e la flessibilit\u00e0 dei materiali metallici. Questo innovativo metodo costruttivo si basa sull’assemblaggio di elementi prefabbricati in modo modulare, consentendo una rapida ed economica realizzazione di strutture complesse. I moduli metallici, spesso prodotti in officine specializzate, possono essere facilmente trasportati e montati in loco, riducendo i tempi di costruzione e minimizzando gli sprechi di materiali.
La leggerezza e la resistenza dei metalli consentono la realizzazione di design audaci e contemporanei, permettendo agli architetti di esplorare nuove forme e geometrie. Questa flessibilit\u00e0 si presta bene a una vasta gamma di applicazioni, dall’edilizia residenziale e commerciale alle strutture pi\u00f9 complesse come ponti e stadi. Inoltre, la manutenzione di queste strutture \u00e8 spesso semplificata grazie alla durabilit\u00e0 intrinseca dei materiali metallici.
L’architettura metallica modulare si inserisce perfettamente nell’era della sostenibilit\u00e0, poich\u00e9 i materiali possono essere riciclati e riutilizzati. Questo approccio all’avanguardia non solo offre soluzioni pratiche e efficienti, ma incarna anche la creativit\u00e0 e l’innovazione che caratterizzano il mondo dell’architettura contemporanea. >>

Ilenia Meis<\/em><\/p><\/blockquote><\/figure>\n\n\n\n

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TRITTICO<\/h2>\n\n\n\n

Il trittico \u00e8 un formato affascinante, cui siamo avvezzi per molte ragioni: \u00e8 dal medioevo infatti che trittici di varia natura e vari materiali ci osservano dalla storia dell\u2019arte, e ci affascinano col loro offrirci punti di vista differenti, ma anche con il proprio avvolgerci, utilizzandoci come ideale chiusura dello spazio aperto che il trittico definisce. Al contempo abbiamo adattato la struttura tripartita anche ad altri utilizzi, pi\u00f9 prosaici forse ma non meno importanti, quali ad esempio le specchiere per il trucco, in cui ancora una volta ci immergiamo per osservarci da ogni lato. Siamo cos\u00ec passati dallo spirituale all\u2019estetico, ma in ogni caso indaghiamo, osservandole da pi\u00f9 prospettive, le nostre anime e i nostri volti, in una sorta di approfondimento del s\u00e9 che pu\u00f2 essere interiore e esteriore.
Il trittico per\u00f2 pu\u00f2 essere anche interpretato come una sequenza logica o temporale, non necessariamente sincrona, quindi indagine che non si svolge solo in estensione, ma anche in maniera verticale seguendo il filo del discorso o il succedersi cadenzato degli eventi.
Per questo ci sembra affascinante l\u2019idea di chiedere ai nostri artisti di utilizzare questo formato: tre immagini che raccontino, in estensione o in profondit\u00e0, sincronicamente o diacronicamente una storia, unite dal filo rosso del formato e dalla potenza del numero, che ha affascinato l\u2019uomo sin dai tempi di Pitagora \u2013 che lo definiva il numero perfetto, sintesi di uno e due, chiusura della cosiddetta triade ermetica. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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