{"id":15401,"date":"2024-01-06T16:28:34","date_gmt":"2024-01-06T15:28:34","guid":{"rendered":"https:\/\/www.microbo.net\/?p=15401"},"modified":"2024-02-21T17:51:50","modified_gmt":"2024-02-21T16:51:50","slug":"stefano-scagliarini","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.microbo.net\/2024\/01\/stefano-scagliarini\/","title":{"rendered":"Stefano Scagliarini"},"content":{"rendered":"\n

ARTISTA DEL GIORNO | 06.01.2024<\/p>\n\n\n\n

<\/p>\n\n\n\n

\n
\"\"
Stefano Scagliarini<\/figcaption><\/figure>\n\n\n\n
\"\"
Stefano Scagliarini<\/figcaption><\/figure>\n\n\n\n
\"\"
Stefano Scagliarini<\/figcaption><\/figure>\n<\/figure>\n\n\n\n

<< Un trittico per esplorare la potenziale perdita di connessione umana e identit\u00e0 visiva in un mondo privo di fotografie, sollevando domande sulla nostra relazione con l’immagine in un era che gi\u00e0 abbraccia l\u2019intelligenza artificiale.
Se qualcosa che diamo per scontato scomparisse all’improvviso, cosa succederebbe? Se le fotografie svanissero dal mondo, come cambierebbe il nostro modo di rapportarci al passato? Con tutta probabilit\u00e0 inventeremmo nuove soluzioni. Ma quali sarebbero le conseguenze di questo mancato equilibrio tra ricordo e sua rappresentazione?
Abbiamo affidato ai rullini prima e al digitale dopo, i nostri legami e le nostre memorie. Siamo l’immagine plurale delle fotografie che ci hanno catturato nel tempo, dei ricordi che esse evocano. Una serie di composizioni in cui si vive, si piange, si sorride. Si susseguono momenti di festa, torte di compleanno, lanci di riso e facce poco convinte di fronte a monumenti in giro per il mondo. Le persone si abbracciano, salutano, si imbarazzano davanti all’obiettivo. Immagini su carta o tra i pixel di uno smartphone, diventano ricordi che popolano la nostra mente. Sequenze che riproducono esistenze. Ma senza fotografi le emozioni sarebbero le stesse? Potremmo ancora rivivere momenti passati? Quali aneddoti e saremmo in grado di ricordare? Se le fotografie scomparissero dal mondo, scompariremmo anche noi?
Se le fotografie scomparissero, forse il mondo non cambierebbe di una virgola<\/em> >>

Stefano Scagliarini<\/em><\/p><\/blockquote><\/figure>\n\n\n\n

.<\/mark><\/h1>\n\n\n\n

TRITTICO<\/h2>\n\n\n\n

Il trittico \u00e8 un formato affascinante, cui siamo avvezzi per molte ragioni: \u00e8 dal medioevo infatti che trittici di varia natura e vari materiali ci osservano dalla storia dell\u2019arte, e ci affascinano col loro offrirci punti di vista differenti, ma anche con il proprio avvolgerci, utilizzandoci come ideale chiusura dello spazio aperto che il trittico definisce. Al contempo abbiamo adattato la struttura tripartita anche ad altri utilizzi, pi\u00f9 prosaici forse ma non meno importanti, quali ad esempio le specchiere per il trucco, in cui ancora una volta ci immergiamo per osservarci da ogni lato. Siamo cos\u00ec passati dallo spirituale all\u2019estetico, ma in ogni caso indaghiamo, osservandole da pi\u00f9 prospettive, le nostre anime e i nostri volti, in una sorta di approfondimento del s\u00e9 che pu\u00f2 essere interiore e esteriore.
Il trittico per\u00f2 pu\u00f2 essere anche interpretato come una sequenza logica o temporale, non necessariamente sincrona, quindi indagine che non si svolge solo in estensione, ma anche in maniera verticale seguendo il filo del discorso o il succedersi cadenzato degli eventi.
Per questo ci sembra affascinante l\u2019idea di chiedere ai nostri artisti di utilizzare questo formato: tre immagini che raccontino, in estensione o in profondit\u00e0, sincronicamente o diacronicamente una storia, unite dal filo rosso del formato e dalla potenza del numero, che ha affascinato l\u2019uomo sin dai tempi di Pitagora \u2013 che lo definiva il numero perfetto, sintesi di uno e due, chiusura della cosiddetta triade ermetica. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

Stefano Scagliarini<\/p>\n","protected":false},"author":4,"featured_media":15450,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"jetpack_post_was_ever_published":false,"jetpack_publicize_message":"","jetpack_is_tweetstorm":false,"jetpack_publicize_feature_enabled":true},"categories":[2088,2176],"tags":[2306],"jetpack_publicize_connections":[],"jetpack_featured_media_url":"https:\/\/i0.wp.com\/www.microbo.net\/wp-content\/uploads\/2024\/02\/Mizaru.zen_If-photographs-disappeared-from-the-world_02-Stefano-Scagliarini-Grande.jpeg?fit=843%2C1280&ssl=1","jetpack_sharing_enabled":true,"jetpack_shortlink":"https:\/\/wp.me\/p8gI50-40p","_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.microbo.net\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/15401"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.microbo.net\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.microbo.net\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.microbo.net\/wp-json\/wp\/v2\/users\/4"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.microbo.net\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=15401"}],"version-history":[{"count":3,"href":"https:\/\/www.microbo.net\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/15401\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":15452,"href":"https:\/\/www.microbo.net\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/15401\/revisions\/15452"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.microbo.net\/wp-json\/wp\/v2\/media\/15450"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.microbo.net\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=15401"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.microbo.net\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=15401"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.microbo.net\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=15401"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}